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Xi Jinping: sui nuovi orizzonti della politica economica marxista contemporanea

politica economica marxista

Nel n. 12/2020 della rivista Qiushi è stato pubblicato un importante discorso del segretario generale Xi Jinping, strutturato in dodici domande e risposte, dal titolo ‘Esplorare incessantemente i nuovi orizzonti della politica economica marxista contemporanea’. Questo discorso è stato tenuto da Xi Jinping il 23 novembre 2015 al 28° studio collettivo [1] del 18° Politburo sui principi di base e sulla metodologia dell’economia marxista. […]

DOMANDA 1: PERCHÉ STUDIARE L’ECONOMIA POLITICA MARXISTA?

Lo scopo dell’organizzazione di questo studio è rafforzare lo studio e la comprensione dei principi fondamentali del marxismo. Attraverso la revisione dell’economia politica marxista, dobbiamo approfondire la nostra comprensione delle leggi dello sviluppo economico e migliorare la nostra capacità di guidare lo sviluppo economico della Cina.

Ora, durante la mutazione dell’economia mondiale, essere in grado di governare bene la grande nave dell’economia del nostro Paese è un test importante per il nostro partito. Affrontare la complessa situazione economica nazionale e internazionale e i diversi fenomeni economici, apprendere i principi di base e la metodologia dell’economia politica marxista ci aiuterà a padroneggiare i metodi di analisi economica scientifica, comprendere il processo del movimento economico, padroneggiare le leggi dello sviluppo sociale ed economico, migliorare la capacità di controllare l’economia di mercato socialista e rispondere meglio alle domande teoriche e pratiche dello sviluppo economico della Cina.

DOMANDA 2: QUAL È IL SIGNIFICATO DELL’ECONOMIA POLITICA MARXISTA?

L’economia politica marxista è una parte importante del marxismo. È anche una materia di studio necessaria per farci aderire al marxismo e svilupparlo.

Sulla base della visione del mondo e della metodologia del materialismo dialettico e del materialismo storico, Marx ed Engels hanno criticato e continuato i risultati ideologici dell’economia classica, in particolare quella britannica, e hanno fondato l’economia politica marxista attraverso la ricerca approfondita sulle attività economiche umane. Ciò ci ha reso consapevoli delle leggi del movimento economico nella società umana e in particolare nella società capitalista. Engels ha affermato che “tutte le teorie del partito proletario derivano dallo studio dell’economia politica”. Lenin considerava l’economia politica come “la prova e l’applicazione più profonda, più completa e dettagliata” della teoria marxista.

Attualmente esistono vari tipi di teorie economiche, ma il fondamento della nostra economia politica può essere solo l’economia politica marxista, non altre teorie economiche.

DOMANDA 3: L’ECONOMIA POLITICA MARXISTA È OBSOLETA?

Alcune persone credono che l’economia politica marxista sia obsoleta e che ‘Il Capitale’ sia obsoleto. Questa conclusione è arbitraria e sbagliata.

Mettendo da parte l’economia politica marxista, dal punto di vista della crisi finanziaria internazionale, molti Paesi capitalisti hanno continuato a subire recessioni economiche, gravi problemi di disoccupazione, maggiore polarizzazione e conflitti sociali sempre più profondi. I fatti mostrano che la contraddizione intrinseca tra la socializzazione della produzione e il possesso privato dei mezzi di produzione esiste ancora nel capitalismo, ma le modalità in cui si esprimono e le caratteristiche di questa contraddizione si sono differenziate.

Dopo la crisi finanziaria internazionale, molti studiosi occidentali stanno anche studiando nuovamente l’economia politica marxista e ‘Il Capitale‘ per riflettere sugli svantaggi del capitalismo. L’anno scorso, ‘Il capitale nel XXI secolo‘, scritto dallo studioso francese Thomas Piketty, ha suscitato ampie discussioni nella comunità accademica internazionale. Egli ha utilizzato dati dettagliati per dimostrare che il grado di disuguaglianza negli Stati Uniti e in altri paesi occidentali ha raggiunto o superato il livello più alto nella storia. Piketty crede che il capitalismo incontrollato abbia esacerbato le disuguaglianze della ricchezza e che esso continuerà a deteriorarsi. La sua analisi è stata svolta principalmente nel campo della distribuzione e non ha coinvolto questioni di proprietà molto più fondamentali, ma le conclusioni a cui è giunto meritano la nostra profonda considerazione.

DOMANDA 4: NELLO STUDIO, NELLA RICERCA E NELL’APPLICAZIONE DELL’ECONOMIA POLITICA MARXISTA, QUALI RISULTATI HA OTTENUTO IL NOSTRO PARTITO?

Il compagno Mao Zedong ha studiato ‘Il Capitale‘ per ben quattro volte e ha ospitato diversi seminari sul ‘Manuale di economia politica‘ sovietico, sottolineando che “lo studio delle questioni di economia politica ha un grande significato teorico e pratico”. Egli ha proposto in modo creativo un nuovo programma economico democratico durante il periodo di ‘Nuova democrazia’. Nel processo di esplorazione della strada della costruzione socialista ha avanzato visioni originali sullo sviluppo dell’economia del nostro Paese, come la teoria della contraddizione di base della società socialista, la pianificazione generale, l’attenzione all’equilibrio globale, l’agricoltura come fondamento, l’industria come fattore guida, il coordinamento di quest’ultima con l’agricoltura e lo sviluppo di una industria leggera e pesante. Questo è lo sviluppo creativo avanzato dal nostro partito nell’economia politica marxista.

Dalla terza sessione plenaria dell’undicesimo Comitato centrale del partito, il nostro partito ha combinato i principi fondamentali dell’economia politica marxista con la nuova prassi della riforma e dell’apertura per arricchire e sviluppare continuamente l’economia politica marxista. Dopo l’approvazione della ‘Decisione del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese sulla Riforma del Sistema Economico‘ nell’ottobre 1984, il compagno Deng Xiaoping ha commentato: “Ho scritto una prima bozza di economia politica, che è un’economia politica che combina i principi fondamentali del marxismo e la pratica del socialismo cinese”.

Per più di 30 anni, con il continuo approfondimento delle riforme e dell’apertura, abbiamo conseguito molti importanti risultati teorici nell’economia politica marxista cinese contemporanea, come le teorie sulla natura del socialismo, sul sistema economico di base nella fase primaria del socialismo e le teorie sulla definizione e implementazione di uno sviluppo innovativo, coordinato, ecologico e condiviso; lo sviluppo di un’economia di mercato socialista, che consente al mercato di svolgere un ruolo decisivo nell’allocazione delle risorse e dà un gioco migliore al ruolo del governo; le teorie sullo sviluppo economico della Cina che entra in una nuova normalità. Teorie sulla promozione del coordinamento della nuova industrializzazione, informatizzazione, urbanizzazione e modernizzazione agricola, teorie sulle caratteristiche della proprietà, dei diritti di appalto e di gestione della terra appaltata dagli agricoltori e le teorie su come fare buon uso dei due mercati, nazionale e internazionale; le teorie sulla promozione dell’equità e della giustizia sociale e sulla realizzazione graduale di una prosperità comune per tutto il popolo, ecc.

Questi risultati teorici non sono stati discussi dagli scrittori marxisti classici e noi non avevamo pratica e conoscenza in questo settore prima della riforma e dell’apertura. Sono economie politiche che si adattano alle condizioni nazionali e alle caratteristiche dei tempi nella Cina contemporanea. Non solo hanno guidato con forza la pratica di sviluppo economico della Cina, ma sono anche pioniere dei nuovi confini dell’economia politica marxista.

DOMANDA 5: COME ADERIRE AL PENSIERO DI SVILUPPO CENTRATO SUL POPOLO?

Lo sviluppo centrato sul popolo è la posizione fondamentale dell’economia politica marxista.

Marx ed Engels hanno sottolineato: “Il movimento del proletariato è il movimento per l’indipendenza e il benessere della stragrande maggioranza della popolazione”. In futuro, “la produzione punterà alla prosperità di tutte le persone”. Il compagno Deng Xiaoping ha sottolineato che l’essenza del socialismo è liberare e sviluppare forze produttive, eliminare lo sfruttamento e la polarizzazione e, infine, raggiungere la prosperità comune.

La quinta sessione plenaria del diciottesimo Comitato centrale del Partito comunista cinese ha affermato chiaramente che è necessario aderire al concetto di sviluppo incentrato sulle persone, promuoverne il benessere e compiere progressi costanti nella direzione della prosperità comune come punto di partenza e obiettivo dello sviluppo economico. Non dobbiamo mai dimenticare questo punto: dobbiamo aderire fermamente a questa posizione fondamentale quando distribuiamo il lavoro economico, formuliamo politiche economiche e promuoviamo lo sviluppo economico.

DOMANDA 6: COME PERSISTERE NEL GUIDARE E PROMUOVERE LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CINA CON I NUOVI CONCETTI DI SVILUPPO?

In risposta ai nuovi cambiamenti nel contesto di sviluppo economico della Cina […], la Quinta Sessione Plenaria del Diciottesimo Comitato Centrale del Partito ha proposto di stabilire e aderire ai concetti di sviluppo innovativo, coordinato, ecologico, aperto e condiviso.

Questi cinque concetti di sviluppo si basano su una profonda sintesi dell’esperienza e delle lezioni di sviluppo nazionale ed estero e su un’analisi approfondita della tendenza generale di esso. Essi riflettono collettivamente la nuova comprensione del nostro partito delle leggi dello sviluppo economico cinese e sono interconnessi con le visioni dell’economia politica marxista. I punti di vista sono gli stessi. Ad esempio, Marx ed Engels immaginavano che nella società futura “tutte le persone condividono i benefici creati da tutti”, “le persone sono direttamente esseri naturali” e “la storia naturale e la storia umana si limitano a vicenda”.

Allo stesso tempo, questi cinque concetti di sviluppo sono anche una sublimazione della conoscenza percettiva che abbiamo acquisito nel promuovere lo sviluppo economico e una sintesi teorica della nostra pratica di promozione di esso. Dobbiamo persistere nell’usare i nuovi concetti per guidare e promuovere lo sviluppo economico della Cina.

DOMANDA 7: PERCHÉ DOVREMMO SOSTENERE E MIGLIORARE IL SISTEMA ECONOMICA SOCIALISTA DI BASE?

L’economia politica marxista crede che la proprietà dei mezzi di produzione sia il cuore dei rapporti di produzione e determina la natura fondamentale e la direzione dello sviluppo della società.

Dopo la riforma e l’apertura, il nostro partito ha riepilogato le esperienze sia positive che negative, ha stabilito il sistema economico di base per la fase primaria del socialismo, ha sottolineato l’adesione alla proprietà pubblica come pilastro e lo sviluppo comune di molteplici modelli proprietari e ha chiarito che sia le economie di proprietà pubblica che quelle non pubbliche sono economie di mercato socialiste.

Dobbiamo consolidare e sviluppare fermamente il settore pubblico dell’economia, incoraggiare, sostenere e guidare lo sviluppo del settore non pubblico e promuovere vari sistemi di proprietà per completare i reciproci punti di forza, promuovendoli e sviluppandoli sinergicamente. Allo stesso tempo, dobbiamo essere molto chiari sul fatto che il sistema economico di base della Cina è un pilastro importante del sistema socialista con caratteristiche cinesi e fondamento del sistema economico di mercato socialista. La posizione dominante della proprietà pubblica non può essere scossa e il ruolo guida dell’economia statale non può essere scosso. Questa è una garanzia istituzionale per assicurare che le persone di tutti i gruppi etnici nel nostro Paese condividano i frutti dello sviluppo, ma anche un’importante garanzia per consolidare la posizione di governo del partito e aderire al sistema socialista cinese.

DOMANDA 8: COME CAPIRE IL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE CINESE?

L’economia politica marxista crede che la distribuzione sia determinata dalla produzione [] Partendo dalla realtà del nostro Paese, abbiamo stabilito un metodo per cui la distribuzione in base al lavoro è il modo principale e nel mentre coesistono altri modi di distribuzione.

La pratica ha dimostrato che questo assetto istituzionale è in grado di mobilitare l’entusiasmo da ogni direzione e favorisce nel suo complesso efficienza ed equilibrio. Per vari motivi, ci sono ancora alcuni problemi in sospeso nella distribuzione del reddito del nostro paese, principalmente il divario di reddito crescente, la bassa proporzione di retribuzione da lavoro nella distribuzione primaria e la bassa proporzione del reddito dei residenti nella distribuzione del reddito nazionale. A questo proposito, dobbiamo attribuire grande importanza agli sforzi per promuovere la sincronizzazione della crescita del reddito dei residenti con la crescita economica, all’aumento della remunerazione del lavoro e all’aumento della produttività del lavoro, continuare a migliorare i sistemi, i meccanismi e le politiche specifiche, regolare il modello di distribuzione del reddito nazionale, continuare ad aumentare il reddito dei residenti urbani e rurali e continuare a ridurre il gap reddituale.

DOMANDA 9: COME SOSTENERE E MIGLIORARE IL SISTEMA ECONOMICO DI MERCATO SOCIALISTA?

Lo sviluppo di un’economia di mercato in condizioni socialiste è una grande opera pionieristica del nostro partito.

Un fattore chiave del grande successo dello sviluppo economico cinese è che non solo abbiamo messo in gioco i punti di forza dell’economia di mercato, ma anche i vantaggi del sistema socialista. Stiamo sviluppando un’economia di mercato sotto la premessa principale della leadership del Partito Comunista Cinese e del sistema socialista. Non dobbiamo mai dimenticare il “socialismo” è l’attributo modificatore.

La ragione per dire che si tratta di un’economia di mercato socialista è sostenere la superiorità del nostro sistema e prevenire efficacemente gli svantaggi dell’economia di mercato capitalista. Dobbiamo insistere sulla dialettica e sulla “teoria dei due punti[2]”, continuare a lavorare duramente sulla combinazione del sistema socialista di base e dell’economia di mercato, e dare il massimo vantaggio a entrambi. Dobbiamo non solo conseguire un “mercato efficace”, ma anche un “governo promettente”, e sforzarci di risolvere questo problema economico globale nella pratica.

DOMANDA 10: PERCHÉ ADERIRE ALLA POLITICA NAZIONALE DI BASE DELL’APERTURA?

L’economia politica marxista crede che la società umana finirà per passare dalla storia di tutte le singole nazioni alla storia del mondo.

Al momento, il nostro paese ha stretti legami con il mondo come mai prima. L’influenza della nostra economia sull’economia mondiale e l’influenza dell’economia mondiale sulla nostra economia sono senza precedenti. Nelle condizioni dello sviluppo della globalizzazione economica, non possiamo impegnarci nella costruzione a porte chiuse, ma dobbiamo essere bravi a coordinare le situazioni complessive nazionali e internazionali e fare buon uso dei due mercati, interno e estero.

È necessario seguire la tendenza dell’economia cinese a integrarsi profondamente nell’economia mondiale, sviluppare un’economia aperta di livello superiore, partecipare attivamente alla governance economica globale e promuovere lo sviluppo dell’ordine economico internazionale nella direzione dell’uguaglianza, della giustizia e della cooperazione vantaggiosa per tutti. Allo stesso tempo, dobbiamo salvaguardare risolutamente gli interessi di sviluppo della Cina, proteggerci attivamente da vari rischi e garantire la sicurezza economica nazionale. Ci sono molte questioni teoriche e pratiche che richiedono uno studio approfondito.

DOMANDA 11: PERCHÉ L’ECONOMIA POLITICA SOCIALISTA CINESE CONTEMPORANEA DEVE TENERE LEZIONI SPECIALI?

Aderiamo ai principi di base e alla metodologia dell’economia politica marxista e non escludiamo elementi ragionevoli di teorie economiche straniere.

La conoscenza dell’economia occidentale in materia di finanza, prezzi, valuta, mercati, concorrenza, commercio, tassi di cambio, industrie, imprese, crescita, gestione, ecc., riflette le leggi generali della produzione di massa socializzata e dell’economia di mercato e dovrebbe essere utilizzata come riferimento.

Allo stesso tempo, al contrario dell’economia straniera – in particolare l’economia occidentale – dobbiamo insistere nel separare il grano dal loglio, rimuovere la falsità e conservare la verità. Non possiamo copiare i contenuti che riflettono gli attribuiti e i valori del sistema capitalista e la sostanza che ha il colore ideologico dell’Occidente.

Sebbene l’economia sia lo studio delle questioni economiche, essa non può essere separata dalla politica sociale. Nell’insegnare l’economia dobbiamo continuare a parlare di economia politica marxista e l’economia politica del socialismo nella Cina contemporanea dovrebbe parlarne in grande, senza marginalizzarla.

DOMANDA 12: COME APRIRE INCESSANTEMENTE NUOVI ORIZZONTI DELL’ECONOMIA POITICA MARXISTA CINESE CONTEMPORANEA?

Perché l’economia politica marxista abbia vitalità, deve avanzare con i tempi.

La pratica è la fonte della teoria. Abbiamo impiegato decenni per completare il processo di sviluppo che i paesi sviluppati hanno attraversato durante centinaia di anni. Il processo di sviluppo economico della Cina è magnifico e i suoi risultati hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo. Esso contiene grande motivazione, vitalità e potenziale per la creazione teorica.

Al momento, sia l’economia mondiale che l’economia cinese stanno affrontando molte nuove grandi questioni, che richiedono risposte teoriche scientifiche. Sulla base delle condizioni nazionali della Cina e delle nostre pratiche di sviluppo, dobbiamo studiare a fondo l’economia mondiale e le nuove condizioni e i problemi che l’economia cinese deve affrontare, rivelare nuove caratteristiche e nuove leggi, perfezionare e riassumere i risultati della prassi di sviluppo economico cinese e aggiornare l’esperienza pratica alla sistematizzazione. La teoria dell’economia in Cina continua ad aprire nuovi orizzonti all’economia politica marxista cinese contemporanea e contribuisce alla saggezza cinese, all’innovazione e allo sviluppo dell’economia politica marxista.


[1] Lo studio collettivo (集体学习) è una pratica di estrema importanza per la leadership del Partito comunista cinese. Sin dai tempi del Soviet di Yan’an (延安時期), il Comitato centrale del Partito comunista cinese ha istituto un gruppo centrale di studio e un gruppo centrale dei quadri anziani per guidare i quadri nello studio del marxismo. Caduto in disuso negli decenni successivi, lo studio collettivo è stato ripreso da Liu Shaoqi e Zhou Enlai in gruppi di studio su materie economiche. Solo con Deng Xiaoping il Segretariato del Comitato centrale del PCC ha ripreso a tenere diverse letture e conferenze sulle conoscenze economiche, scientifiche e giuridiche. Per maggiori approfondimenti si rimanda a: https://chiculture.org.hk/en/china-today/1972

[2] La teoria dei due punti, o ‘teoria della dicotomia’, è stata sviluppata da Mao Zedong nel discorso ‘Sulle dieci maggiori relazioni’ tenuto in occasione di una sessione allargata dell’ufficio politico del Partito Comunista Cinese il 25 aprile 1956. Essa si basa sul rapporto tra la contraddizione primaria e secondaria e sul rapporto tra gli aspetti primari e secondari della contraddizione. Le contraddizioni primarie e secondarie sono fra loro correlate e interdipendenti, influenzandosi a vicenda e trasformandosi l’una nell’altra in determinate condizioni. Gli aspetti primari e secondari delle contraddizioni si realizzano invece nell’unità degli opposti, che si escludono e si implicano a vicenda. L’aspetto principale della contraddizione definisce la natura delle cose e la contraddizione principale risolve invece il problema circa lo sviluppo delle cose. Mao sprona i comunisti cinesi a “esaminare i problemi in modo esauriente e completo”. Cfr. sull’argomento ‘Sulla contraddizione’.


Traduzione e note a cura di Davide Clementi

Articolo originale: 12个问答,一起学习习近平总书记关于马克思主义政治经济学重要讲话

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