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Il Parlamento Europeo e la falsificazione condivisa

memoria condivisa

Il Parlamento Europeo, a larga maggioranza, ha approvato in data 19/09/2019 un testo sulla propaganda – che loro ribattezzano “memoria condivisa” – che non si limita ad equiparare ipocritamente la Germania Nazista all’URSS, ma che di fatto rappresenta un’invettiva, come da tradizione, contro la seconda. Ecco alcuni punti salienti di questa risoluzione che si configura non soltanto come un’operazione squallida di revisionismo storico, ma come una vera e propria istituzionalizzazione della falsificazione dei tragici eventi della Seconda Guerra mondiale:

memoria condivisa

Al punto B, in barba all’istigazione palese delle potenze occidentali a scatenare la macchina da guerra hitleriana contro l’URSS, in barba agli accordi di Monaco (1938) delle suddette che consentirono ad Hitler di rafforzarsi ed espandersi con l’Anschluss e lo smembramento della Cecoslovacchia, si addossa la colpa della guerra all’URSS! La risoluzione occulta pertanto Monaco (momento chiave fondamentale per lo scoppio della guerra), le reiterate richieste dell’URSS di creare un fronte anti-nazista (1), frustrate e rigettate da Francia, Regno Unito e Polonia; si occultano i trattati di non aggressione stipulati in precedenza con la Germania:

cronologia trattati non aggressione

Al punto C si occulta la natura dittatoriale, fascista, anticomunista dei governi rumeno e polacco, con questi ultimi che si spartirono coi nazisti il cadavere della Cecoslovacchia. Si occultano i tentativi pacifici dei sovietici per garantirsi la sicurezza dei confini, frustrati e rigettati dai governi confinanti anticomunisti di Finlandia e dei paesi baltici. Al punto E, il capolavoro d’onestà d’intenti: il vero scopo di questa vergognosa operazione di un organo espressione della dittatura del capitalismo finanziario – il Parlamento Europeo – è il processo all’URSS, alla sua gloriosa resistenza e al suo ruolo fondamentale nella liberazione dell’Europa. Inoltre più avanti si chiarisce ulteriormente: l’obbiettivo è quello di fare pressione sulla società russa affinchè rinneghi il proprio passato, demonizzi la propria storia e dia una mano alla guerra ideologica, e non solo, che la NATO-EU conduce contro il proprio paese.

falsificazione storica

Del resto la propaganda anticomunista mira a giustificare l’annessione alla NATO-UE di paesi un tempo liberi, e a mascherare le brutalità del capitalismo che ha portato povertà, disoccupazione ed emigrazione di massa come “prova di successo”. Sì: il successo dello sfruttamento capitalistico dell’uomo sull’uomo.

memoria condivisa

La risoluzione è stata votata a maggioranza dai principali raggruppamenti del Parlamento Europeo, con delle astensioni e dei voti contrari – principalmente quella della sinistra GUE-NGL – sintomo che, perfino nei nuovi partiti degli ex-paesi socialisti (si veda il voto dei socialdemocratici bulgari ad esempio), la vergognosa risoluzione ha suscitato un moto di repulsione. Per votare in favore di una risoluzione che di fatto istituzionalizza la falsificazione storica era necessaria becera ignoranza e cinica malafede: non a caso, gli europarlamentari italiani si sono particolarmente distinti in tal senso. Dalla Lega, passando per FdI, Forza Italia fino ad arrivare al PD, tutti hanno votato in favore dello scandaloso provvedimento, con l’eccezione di una buona parte di parlamentari grillini che si sono astenuti. Il fatto poi che solo Polonia, Ungheria e Austria abbiano fatto l’en plein di voti favorevoli ci dimostra la deriva retriva e reazionaria di una classe politica italiana che, al netto di fasulle e propagandistiche divisioni, risulta compatta nel segno dell’anticomunismo, della macelleria sociale e della subordinazione economica al blocco NATO-UE.


1) Stalin ‘planned to send a million troops to stop Hitler if Britain and France agreed pact’

2) Il testo completo della risoluzione è disponibile qui : http://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0021_IT.pdf

 

4 Replies to “Il Parlamento Europeo e la falsificazione condivisa”

  1. Red News (Other languages) – Protestation says: 27 Settembre 2019 at 2:19

    […] Il Parlamento Europeo e la falsificazione condivisa […]

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